CMS: Cosa è? Come sceglierlo?

Cos'è un CMS?
Attenzione!

Questo articolo riguarda la creazione di plugin a partire da WordPress plugin boilerplate generator

Come si fa ad amministrare un internet complesso? La risposta sono i CMS.
CMS è l’acronimo di Content Management System, cioé Sistema di Gestione dei Contenuti, una sorta di “sistema operativo” dei siti.

Come funziona un CMS?

Essenzialmente un CMS è diviso in due grandi parti: il frontend e il backend.
Il frontend è, banalmente, quello che vedono i visitatori del sito, dove vengono presentati i contenuti.
Il backend invece fornisce l’interfaccia amministrativa con cui modificare i contenuti e le impostazioni del sito.

Un CMS, nella stragrande maggioranza dei casi, si basa su due componenti fondamentali, che sono un server PHP e un database MySQL, l’equipaggiamento standard di ogni servizio hosting.

Il server PHP si occupa di generare le pagine del sito in modo dinamico, mentre il database MySQL si occupa di immagazzinare tutti i dati.

C’è una piccola parte di CMS che non utilizzano queste due tecnologie, ad esempio Hybris o Grav, ma sono da preferire solo in determinati casi, nel 90% dei casi i CMS basati su PHP e MySQL riescono a coprire qualsiasi utilizzo.

Tipologie di CMS

Chiaramente, vista la grandissima diffusione, esistono una marea di tipologie di CMS,: risulta quindi difficilmente creare delle distinzioni nette .

Qui sotto ho fatto un elenco delle “grandi famiglie” in cui possiamo inquadrare i Content Management System:

  • Standard o Custom
  • A seconda del linguaggio di programmazione utilizzato
  • Licenza di utilizzo
  • La destinazione di utilizzo

Standard e Custom

I CMS standard sono dei sistemi creati per adattarsi alla maggiorparte delle condizioni, questo però potrebbe limitante, sia dal profilo dell’utilizzo che dal quello delle prestazioni. Il vantaggio sta soprattutto nel costo e nelle tempistiche di messa in opera.

Ci sono situazioni in cui è essenziale avere una soluzione cucita sulle esigenze dell’azienda, per questo motivo si può optare per un CMS custom. In questo caso il CMS viene sviluppato praticamente da zero, andando a uniformarsi completamente con le esigenze del cliente. Chiaramente una soluzione del genere avrà dei costi di gran lunga superiori ad un CMS standard e i tempi di sviluppo sono molto più lunghi.

PHP e non PHP

Come abbiamo detto prima, la stragrande maggioranza dei CMS di basano su PHP e MySQL
Tutti i servizi hosting possono ospitare siti basati su queste due tecnologie.

Esiste però una nicchia di CMS che si basa su altri linguaggi di programmazione. come ad esempio Java, .NET o Python. Queste soluzioni possono essere utilizzate in casi particolari e hanno la problematica di essere compatibili con una piccola fetta di provider hosting.

Proprietari o open-source

Un’altra distizione critica è tra i CMS open-source e quelli proprietari.

Quelli il cui codice è aperto, come dice la parola, possiedono il codice visibile e sono modificabili (virtualmente) da qualunque sviluppatore.

I CMS proprietari, solitamente, hannno un codice non disponibile e non modificabile, se non per l’azienda che l’ha concepito. In questo caso il codice potrebbe anche essere visibile, ma la licenza di utilizzo ne può vietare la modifica.

Destinazione di uso

Possiamo inoltre fare un’ulteriori distinzione tra CMS.

Esistono Content Management System generalisti, come WordPress o Joomla, oppure specializzati in una nicchia specifica.
Ad esempio Magento o Prestashop sono CMS specializzati per gli e-commerce sono, mentre phpBB è stato creato per gestire forum di discussione.

Quali sono i CMS più utilizzati?

Secondo W3Techs, che tiene una statistica aggiornata giornalmente, i CMS attualmente più utilizzati sono:

  • WordPress (circa il 40%)
  • Shopify (circa il 3%)
  • Joomla (circa il 2.)
  • Squarespace (circa il 1.5%)

Quindi come lo devo sciegliere?

Se il tuo sito non ha esigenze moooolto particolare ti consiglio caldamente WordPress, senza ombra di dubbio. Oltre che ad avere una community molto attiva, ha un sacco di plugin per estenderne le capacità e può trovare un’agenzia che possa aiutarti.

Se vuoi creare un e-commerce, la scelta migliore che puoi fare è sempre WordPress (accoppiato a WooCommerce) oppure Shopify.

Mi sento anche di sconsigliarti CMS proprietari o che utilizzano linguaggi che non sono comuni per i siti internet, come Java. Il grosso problema di queste soluzioni è che rimarresti legato indissolubilmente con l’agenzia che te l’ha creato o con un servizio hosting in particolare, senza possibilità di cabiare aria se le cose non dovessero andare bene.

A proposito: se ti serve una mano con il tuo sito, puoi contattarmi qui 🙂

Qual è il primo CMS?

Un po’ di storia non ha mai fatto male a nessuno 🙂

Agli albori di internet, tutte le pagine di un sito anadavano “programmate” singlarmente a mano utilizzando il linguaggio di markup HTML e CSS. Questo lavoro si rivelò ben presto un problema, soprattutto per quei siti che per loro natura erano ricchi di contenuti.

Con l’avvento di PHP nel 1994, un vero linguaggio di programmazione espressamente concepito per il web, e nel 1997 l’introduzione del DOM, sistema che permette di manipolare i tag HTML, la strada era spianata per la creazione di software per gestire il contenuto sei siti.

Dal 1997 al 2002 ci fu un fiorire di aziende che si occupavano di creare e vendere software CMS, come ad esempio FileNet, StoryBuilder, Interwoven, Documentum, FatWire, FutureTense, and Inso.
Questa esplosione fa capire l’importanza di avere un sistema per gestire in modo semplice una gran quantità di informazioni e contenuti, cosa impossibile con i metodi tradizionali di programmazione dei siti web.

Nel web moderno è ormai quasi impossibile trovare un sito che non si appoggi ad un CMS.

Per approfondire ulteriormente ti lascio questi link:

  • https://it.wikipedia.org/wiki/Content_management_system
  • https://www.contentstack.com/blog/all-about-headless/content-management-systems-history-and-headless-cms/
  • https://w3techs.com/technologies/overview/content_management
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